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Network address translation

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Nat.
view post Posted on 9/10/2013, 20:24     +1   +1   -1




Visto che mi sono iscritto col nome di Nat è bene che io cominci proprio con l'argomento da cui ho tratto il mio nickname.
In quanto a reti informatiche vi è una tecnica che ha lo scopo di modificare gli indirizzi ip in transito su un sistema che si comporta da device all'interno di una comunicazione tra due o più host; questa tecnica è conosciuta come acronimo di NAT ovvero Network Address Translation.
Le tipologie di Nat più conosciute sono l'IP Masquerading e il port forwarding.
Oggi tratterò dell' IP Masquerading
Viene detto IP masquerading è un source NAT un grosso numero di connessioni generate da un computer vengono vengono portate all'esterno con uno stesso indirizzo ip. Con l'ip masquerading vengono modificati non solo gli indirizzi IP ma anche ma anche le porte TCP e UDP delle connessioni in transito.
Questo metodo prevede di individuare una rete "interna" (che tipicamente utilizza indirizzi IP privati) ed una "esterna" (che tipicamente utilizza indirizzi IP pubblici), e permette di gestire solo connessioni che siano originate da host della rete "interna".
Ciascuna connessione TCP o UDP viene gestita individualmente: quando la connessione viene iniziata, la porta sorgente originale può essere modificata, e il router NAT mantiene una tabella di corrispondenze tra porte sull'indirizzo esterno e corrispondenti porte e indirizzi IP privati. Quando riceve un pacchetto TCP o UDP sull'indirizzo IP esterno, consulta la tabella per sapere a quale host interno e su quale porta inviarlo. Il router NAT deve quindi tenere traccia di tutte le connessioni TCP e UDP attive tra la rete interna e quella esterna (e preoccuparsi di eliminare le voci inutilizzate da questa tabella mediante un meccanismo di scadenza). Alcune implementazioni modificano sistematicamente le porte sorgente di tutte le connessioni, utilizzando tipicamente numeri di porte molto alti (tipicamente sopra 61000), altre tendono a mantenere i numeri di porta originali, e li modificano solo se un numero di porta sorgente è utilizzato da due host contemporaneamente. Questa tecnica è spesso usata per collegare le Intranet (reti private sviluppate sul modello di Internet) ad Internet, permettendo di mantenere un piano di indirizzamento IP che non permetterebbe la connessione diretta ad internet, di risparmiare indirizzi IP pubblici e di "nascondere" all'esterno una rete privata. In una intranet, gli host utilizzano normalmente indirizzi IP privati, e necessitano di un dispositivo che possa effettuare la traduzione da indirizzo IP privato (valido nella sola Intranet) ad indirizzo IP pubblico (quindi utilizzabile in Internet), questo dispositivo può essere un host multicollegato che effettui relaying a livello 3 oppure un tipico router.
Alcuni host possono, però, avere la necessità di utilizzare un proprio ben determinato indirizzo pubblico in uscita pur conservando il proprio indirizzo privato. In questo caso tramite il NAT statico si può fare una mappatura 1:1 in cui è garantito il mascheramento ma l'unicità dell'host in uscita permette di tradurre solamente l'indirizzo IP sorgente lasciando inalterata la porta TCP/UDP.
 
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iMuser
view post Posted on 9/10/2013, 22:33     +1   -1




Molto interessante!!
 
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Sl0w_Rain
view post Posted on 9/10/2013, 23:09     +1   -1




CITAZIONE (iMuser @ 9/10/2013, 23:33) 
Molto interessante!!

asd, però se sei sotto nat di un provider ti devi fare il segno della croce lol
 
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2 replies since 9/10/2013, 20:24   105 views
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