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Posts written by ~•ShivazZ•~

view post Posted: 15/12/2011, 22:52     DIRITTO ED ECONOMIA: Servizi e principi Edonistici - Scuola
SERVIZI

CITAZIONE
Sono prestazioni, attività umane utili, adatte a soddisfare dei bisogni.

Nota Bene
L' economia prende in considerazione solo i servizi a pagamento diretti al pubblico.

Possono essere suddivisi in SERVIZI INDIVIDUALI e SERVIZI COLLETTIVI.
Individuale: servizi rivolti a singoli individui, persone e famiglie esempio: spettacoli, turismo, assistenza malati..
Collettivi: servizi che possono essere erogati da pubblici e privati, alle imprese esempio: consulenze, studi statistici..



I due principi edonistici

1 Primo principio
che si può esprimere in due modi:
-dato un certo obbiettivo economico, si cerca di raggiungerlo col minimo dispendio economico
-dato un certo numero di risorse si trae da esse il massimo guadagno

2 Secondo principio

Si ritiene sempre che ogni individuo persegua la massima soddisfazione dei propri bisogni.
view post Posted: 15/12/2011, 22:51     DIRITTO ED ECONOMIA : Beni durevoli, complementari e succedanei - Scuola
Per avere rilevanza giuridica i beni devono essere:
-utili, cioè idonei a soddisfare un bisogno e capaci di arrecare utilità all'uomo;
-accessibili, cioè suscettibili di appropriazione da parte dell'uomo con i normali mezzi a disposizione;
-limitati, cioè disponibili in natura in quantità limitata rispetto ai bisogni dell'uomo.



---BENI DUREVOLI

CITAZIONE
Beni durevoli sono quelli che possono essere utilizzati piú volte, pur andando soggetti ad un logorio piú o meno lento. Cosí, ad esempio, un'automobile, un abito, un libro, ecc.

Nota Bene
I beni durevoli dell' azienda si chiamano CAPITALE FISSO ( terra, edific, impianti, macchinari ecc.).





---BENI NON DUREVOLI

CITAZIONE
Possono essere utilizzati solo una volta ( alimenti, medicine, sigarette ecc.).

Nota Bene
I beni non durevoli dell' azienda si chiamano CAPITALE CIRCOLANTE (materia prime, semilavorati, carburanti, energia elettrica, lubrificanti ecc.).





---BENI COMPLEMENTARI
CITAZIONE
Tra loro sono due o più beni che si devono usare insieme per soddisfare un medesimo bisogno ( auto e benzina, elettrodomestico e corrente elettrica, lavastoviglie e detersivo ecc.).

---BENI SUCCEDANEI O SURROGATI
CITAZIONE
Due o più beni si dicono succedanei o surrogati quando ciascuno di essi è ugualmente adatto a soddisfare un certo bisogno e pertanto ciascuno di essi può essere utilizzato in alternativa agli altri o meglio sono due beni che possono sostituirsi tra loro nel soddisfacimento di un bisogno ( il burro e la margarina, il vino e la birra, il caffè e l’orzo, lo zucchero di canna e zucchero di fino. Il consumatore, quindi, può sceglierne uno per soddisfare un certo bisogno).

view post Posted: 15/12/2011, 21:16     S.O.A.D forse c'è... - Musica
Sono un epic fail

Edit by wet: hai infranto il regolamento rimproverando wet per avere citato un suo pari.

Edited by Wet Water - 15/12/2011, 21:33
view post Posted: 14/12/2011, 21:42     ITALIANO : Le sequenze narrative - Scuola
Ogni testo narrativo può essere suddiviso in parti o unità narrative, dette sequenze, ciascuna delle quali espone un momento in sé compiuto della storia, un episodio che può essere isolato nell’insieme della storia.
Suddividere, «scomporre» un testo in sequenze consente di comprendere e analizzare il testo stesso in modo più preciso e approfondito.
La prima fase di fronte alla quale ci troviamo nell’analisi di un testo, letterario o non letterario, è la divisione in sequenze.
La sequenza è una porzione di testo dotata do autonomia sintattica e di contenuto che sviluppa un discorso in sé compiuto.

COME SUDDIVIDERE UN TESTO
IN SEQUENZE



Innanzitutto è importante osservare con attenzione la grafica del testo perché, in genere, capoversi e spaziature grafiche segnalano l’inizio di una nuova sequenza. Il passaggio da una sequenza all’altra, comunque, è sempre segnalato da qualche cambiamento significativo:
■ cambia il luogo dell’azione;
■ cambia il tempo dell’azione;
■ entra in scena un nuovo personaggio;
■ esce di scena un personaggio;
■ si verifica un fatto nuovo (un imprevisto, un colpo di scena...) che muta il corso degli eventi;
■ cambia il tipo di sequenza
■ di un commento da parte del narratore
■ cambiamento di tempo


 TIPI DI SEQUENZE

■ narrative, nelle quali vengono raccontate le azioni dei personaggi o i fatti, le vicende che li riguardano. Sono dette anche dinamiche perché, in effetti, danno movimento alla narrazione, determinano lo sviluppo del racconto:
CITAZIONE
D’un tratto, Edmondo uscì dalla grotta e si
mise a correre attraverso l’isola spaventando
le capre selvatiche.

■ descrittive, nelle quali vengono descritti personaggi, luoghi, oggetti:
CITAZIONE
Da un lato c’erano case normali, quasi tutte
di legno. Dall’altra parte c’erano costruzioni
improvvisate, che spesso erano soltanto un
tetto sostenuto da pali; quasi tutte sembravano sul punto di crollare.

■ riflessive, nelle quali vengono riportati pensieri, riflessioni, giudizi del narratore o di un personaggio. Sono dette anche statiche perché producono un rallentamento o addirittura un arresto del movimento narrativo:
CITAZIONE
La mia fortuna – dovevo convincermene –
consisteva appunto in questo: nell’essermi liberato della moglie, della suocera, dei debiti, delle afflizioni umilianti della mia prima
vita. Ora, ero libero del tutto. Non mi bastava? Eh via, avevo ancora tutta una vita innanzi a me!
(da L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal, A. Mondadori, Milano)

■ dialogiche, nelle quali vengono riportati i
dialoghi, ossia le parole, le battute che i personaggi si scambiano tra loro:
CITAZIONE
«Lo conoscete personalmente?»
«Sì, sire, e so che ha portato a termine missioni molto delicate.»
«Possiede sangue freddo, intelligenza?»
«Possiede tutto ciò che serve per l’impresa.»
«È robusto?»
«Può sopportare freddo, fame, sete, fatica...»
«Ha un fisico di ferro, dunque. E il cuore?»
«Il cuore è d’oro, sire.»
«Come si chiama?»
«Michele Strogoff.»

LA STRUTTURA DEL TESTO NARRATIVO
Ogni testo narrativo, a qualunque genere appartenga, presenta una struttura ricorrente che ne costituisce, per così dire, l’ossatura di base. Essa risulta articolata in quattro momenti fondamentali:
1. esposizione che consiste nella presentazione dei personaggi e della situazione iniziale. Questa può essere contrassegnata o da un conflitto di interessi (per esempio, il contrasto tra Achille e Agamennone all’inizio dell’Iliade), oppure da una condizione di equilibrio, di tranquillità e di pace (per esempio la prima pagina de I Promessi Sposi).


2. esordio ovvero l’avvenimento che mette in moto l’azione, modificando la situazione iniziale (l’incontro di Don Abbondio con i Bravi per volere di Don Rodrigo).

3. peripezie cioè l’insieme degli avvenimenti che modificano di volta in volta la situazione in cui opera il protagonista. Nel corso delle peripezie entrano in azione altri personaggi che svolgono il ruolo di aiutanti o di oppositori, secondo che aiutino od ostacolino il protagonista nel conseguimento del suo obiettivo. L’evoluzione della vicenda prosegue con un progressivo aumento di tensione (spannung) che raggiunge il culmine in prossimità dello scioglimento finale.

4. scioglimento è il momento conclusivo che determina il ritorno all’equilibrio in positivo (lieto fine) o in negativo (morte dei personaggi principali).

CITAZIONE
IL PUNTO DI VISTA O FOCALIZZAZIONE

Quando si analizza un testo narrativo è molto importante stabilire da quale punto di vista sono presentati i fatti. Gli studiosi sono concordi nel distinguere tre tipi di focalizzazione:
Focalizzazione zero: si verifica quando i fatti sono raccontati da un narratore onnisciente che è a conoscenza di tutta la vicenda, legge nel pensiero e nell’animo dei personaggi e sembra osservare dall’alto lo svolgersi degli eventi (ad esempio “I Promessi Sposi”).
Focalizzazione interna: si verifica quando il narratore assume il punto di vista di un personaggio, sicché i fatti vengono giudicati e osservati dall’interno dell’ambiente rappresentato. La focalizzazione interna può essere fissa (un solo personaggio) o multipla (diversi punti di vista) (ad esempio i romanzi di Svevo).
Focalizzazione esterna: è il racconto assolutamente oggettivo. Il narratore, che osserva i fatti dall’esterno, è solo un testimone che ne sa meno di quanto sappia qualunque personaggio (ad esempio: il verismo, i romanzi gialli o d’avventura).

http://skuola.tiscali.it e www.amicascuola.it
view post Posted: 13/12/2011, 21:48     Alienware o Apple? - Hardware
Io ho scommesso su alienware perchè guardo le informazioni si vede che è più potente sia di cpu, sia di ram, sia di scheda grafica ... e ha anche windows 7 quindi al momento dell acquisto è un computer come tutti gli altri e cambia solo la marca che non è famosissima... e secondo me l' imac se la fa pagare molto per ildesign .. penso questo
325 replies since 30/3/2010